Siamo in guerra. C’è uno scontro di civiltà. I nostri valori sono sotto attacco.
Dopo la strage di Charlie Hebdo, siamo tornati ad essere martellati da questi messaggi. Fallaci docet.
Ok, proviamo a prenderli per buoni. La domanda che ogni stratega che si rispetti si pone prima di intraprendere una qualsiasi guerra è: i nostri armamenti sono all’altezza dello scontro che ci aspetta? Se la guerra è, come dicono, di civiltà, con quale arsenale di valori ci accingiamo a scendere sul campo di battaglia?